L’interior design domina la ristorazione fusion

Pubblicato: giovedì 11, 2017

L’interior design domina la ristorazione fusion

Pubblicato: giovedì 11, 2017

L’interior design sta vivendo una straordinaria evoluzione creativa nel settore ristorazione. E specificamente nei locali fusion, cui i moderni chef si sbizzarriscono a trovare sempre nuove idee di “contaminazione” fra diverse cucine provenienti da parti opposte della Terra.

Illy Caffè di piazza Gae Aulenti a Milano

Solo ultimamente, UHS ha arredato attraverso la fornitura di tavoli e sedute caratterizzate da un design di eccellenza (spesso frutto dei grandi architetti con cui abbiamo la fortuna di poter collaborare) diversi locali che in tal senso sono più che esemplificativi: a Milano non abbiamo realizzato solo i “classici” (dal punto di vista culinario) caffè Illy di Montenapoleone e piazza Gae Aulenti: abbiamo anche il Copacabana, dove lo chef fa una straordinaria fusione tra le cucine giapponese e brasiliana e, naturalmente, il ristorante simbolo del matrimonio fra interior design e alta cucina: il nuovo A.B. Il lusso della semplicità (ma, anche in questo senso, chef Alessandro Borghese è un fuori classe).

Copacabana Milano

A Roma, fra i molti, abbiamo realizzato anche MadeITerraneo di chef Riccardo Di Giacinto, che fonde sapientemente tutte le cucine mediterranee; e ancora: il Domò Sushi nel bellissimo quartiere Coppedé, un salotto gastronomico di livello assoluto, che fonde nel sushi tutti i sapori d’Oriente, e il Nojo, che fonde incredibilmente cucina hawaiana e giapponese.

Madeiterraneo Roma

Insomma la cucina di alto livello è ormai indissolubilmente legata il design, come d’altronde dimostra il corso di specializzazione per laureati in architettura attivato già da diversi anni dal Politecnico di Milano.

Nojo Roma

Il design associato al buon cibo non è però più limitato solo ai locali esclusivi. Come dimostra il reality televisivo di massimo successo, Cucine da incubo del grande (in tutti i sensi…) Chef Antonino Cannavacciuolo, anche nei ristoranti alla portata di tutti, “normali” per così dire, l’importanza del design è definitivamente legata a doppio filo alla qualità dei piatti.

Torna quindi il tema dell’”esperienza” del mangiar fuori, che è sempre più il leit motiv dei nostri tempi.

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