Convegno sui pub

Pubblicato: lunedì 09, 2017

Convegno sui pub

Pubblicato: lunedì 09, 2017

La presenza di UHS a questo evento è indice del nostro desiderio di rimanere al passo con le più recenti opportunità e sfide nel settore della ristorazione e dei pub. Peter Hanson, fondatore di Sapient Corporate Finance, ha aperto l’evento fornendo una serie di informazioni sulla legislazione e il contesto finanziario. Ha spiegato poi che il governo è alla continua ricerca di nuove tasse da applicare. Questa politica penalizza soprattutto i clienti a basso reddito, cioè quelli che spendono di più su beni pesantemente tassati (come le sigarette e le bevande analcoliche).

Anche James Baer, co-fondatore di Amber Taverns, ha parlato delle difficoltà che i loro 120 pub wet-led si trovano ad affrontare, ad esempio il divieto di fumare e l’ossessione per il cibo e gli elevati standard di qualità applicati da catene come Wetherspoons. Secondo Baer, il miglioramento delle operazioni ed il coinvolgimento della sede sono elementi essenziali se si vuole aumentare il numero di clienti e dar loro un buon motivo per uscire di casa! Ronney Anand, il primo oratore, amministratore delegato di Greene King, ha affrontato la tematica del sociale rispetto al funzionale, cioè l’importanza di invogliare i clienti ad uscire per socializzare e non solo per mangiare e bere.

C’è una crescente richiesta di pub più promiscui e competitivi, con una maggiore scelta di prodotti, visto che Internet consente ai clienti di individuare facilmente le offerte migliori.

Un’altra potenziale minaccia per i pub è rappresentata dalle aziende che forniscono servizi take-away, come Just Eat e Deliveroo: offrono gli stessi pasti da consumare, però, nella comodità di casa propria – senza parlare poi delle bevande, che possono essere acquistate al supermercato ad un costo molto più basso. Sembrerebbe che la ricetta del successo di Mel Marriott, fondatrice di Darwin and Wallace, sia la capacità di far sentire i clienti a casa. Mel ha ricevuto riconoscimenti per il pub meglio allestito (No. 11 Pimlico Road) e per il migliore bar/pub (No. 1 Dukes Street), rendendo unici i suoi locali con comodi sedili imbottiti e mobili su misura. In più, ha spedito inviti al personale degli uffici vicini offrendo loro cocktail gratis! Simon Townsend, Amministratore Delegato di Enterprise Inns, ha illustrato come si muove la sua azienda quando prende in gestione un nuovo pub, per aumentarne il valore: i fattori critici sono l’ubicazione, la concorrenza e la varietà d’offerta.

Non vengono poi tralasciati i commenti e i suggerimenti dei clienti su vari aspetti dei pub e su come migliorarli. Toby Smith di Novus Leisure si è spinto ancora più avanti, portando l’esperienza del cliente ad un livello superiore con un app che “ascolta” lo scambio di opinioni sui social media per capire in tempo reale cosa è piaciuto o meno ai i clienti della loro esperienza. Per esempio, se qualcuno posta su Twitter che è troppo che aspetta il suo drink in uno dei bar TIGER TIGER, i gestori possono immediatamente intervenire, magari mandando un cameriere in più proprio nell’ambiente in cui è il cliente. Questo permette di agire all’istante, magari quando il cliente è ancora nel locale, e di usare le info raccolte per capire cosa migliorare in futuro. Anche Chris Hill di New World Trading ha creato un app, ‘Tribe’, per il personale di tutti i locali appartenenti alla catena nazionale (da Glasgow a Brighton). Ogni membro dello staff fa parte di una “tribù” e lo scopo è guadagnare punti portando a termine ogni giorno determinati compiti e svolgendo attività extra-lavorative (ad esempio delle attività di beneficenza). La tribù vincente riceve un premio e due giorni di vacanza extra, un’idea che ha contribuito ad aumentare la produttività e a migliorare l’atmosfera. Simon Johnson, un dirigente di CBRE, ha illustrato una panoramica dei cambiamenti del mercato.

I rendimenti immobiliari sono i più bassi dal 2008 e il settore dei pub e del tempo libero sono allineati a questa tendenza. Gli investitori stranieri sono sempre più interessati a acquistare/costruire nuovi pub, soprattutto nella zona di Londra. Simon Stenning (MCA) e Ralph Findley (Marston’s) hanno individuato un significativo aumento nel numero di persone fra i 18 e i 34 anni che frequentano i pub. Per loro quindi l’obiettivo principale è il dinamismo, la professionalità e la capacità di essere più attraenti per la generazione del Nuovo millennio. Marston’s ha quindi lanciato la campagna “pub of the future” (il pub del futuro) destinata ai clienti di questa fascia di età per conoscere le loro opinioni e acquisire nuovi spunti per futuri miglioramenti; fra le tante idee: giochi da pub per iPad e gelati alcolici.

L’intervento clou è stato quello di Tim Martin, fondatore/presidente di JD Wetherspoons, che ha parlato dell’imminente referendum sull’uscita del Regno Unito dalla UE. Come previsto, Tim si è rivelato senza dubbio pro-Brexit, citando la crescita del Giappone, diventato seconda potenza economica mondiale, quale esempio di successo di una democrazia indipendente. Infine, Gavin Mansfield della catena Harry Ramsden’s Pubs ha parlato della collaborazione con Punch e della ricerca di nuovi siti per aprire pub come il The Wingerworth a Chesterfield.

SHARE THIS STORY

OTHER NEWS